Concetti generali sul Lifting del volto
Il lifting facciale ha lo scopo di distendere la pelle del viso e del collo restituendo loro giovinezza e migliorandone il contorno mediante l’asportazione della cute in eccesso e la sospensione dello strato muscolare sottostante meglio noto come SMAS.
Fattori come l’invecchiamento, forza di gravità, l’affaticamento, danno solare, le abitudini di vita e la predisposizione familiare all’invecchiamento precoce possono determinare l’assottigliamento della cute e lassità dei tessuti sottostanti con accentuazione delle rughe del volto e caduta verso il basso della pelle e del grasso del volto.
Occore fare chiarezza, l’intervento di lifting del volto nella sua totalità può essere considerato come un insieme di tecniche che possono coesistere quando necessario per ottenere un risultato armonico e sinergico. Quindi ogni lifting è diverso.
Il Dr. Iannelli preferisce distinguere a scopo illustrativo tre tipi: lifting frontale, lifting medio-facciale e lifting cervico-facciale (la classica ritidectomia).
Per correggere gli effetti dell’invecchiamento sulla fronte e sulle tempie. Consiste nel sollevamento e riposizionamento miofasciale, adiposa e cutanea del terzo superiore del volto in modo da correggere l’abbassamento delle arcate sopracciliari e attenuare le rughe della glabella e delle zone perioculari. E’ una procedura che prevede incisioni a livello del capillizio della regione frontale e temporale.
È l’unica procedura che permette un riposizionamento dei tessuti molli a tutto spessore del terzo medio del volto, in particolare del solco naso-giugale, della regione zigomatica, guancia e solco naso labiale seguendo un vettore verticale. Una correzione soprattutto duratura nel tempo ed efficace. Può essere associato alla blefaroplastica inferiore poichè sfrutta la medesima incisione.
Noto anche come ritidectomia è eseguito per correggere gli effetti del rilassamento e dell’atrofia della cute e dei tessuti sottostanti del terzo inferiore del volto e del collo. Le incisioni scendono dal cuoio capelluto della regione temporale a contornare il margine anteriore del padiglione auricolare, circondano il lobulo dell’orecchio e proseguono verso l’alto nel solco retro auricolare; da qui scendono nuovamente in basso e si esauriscono nei capelli della regione nucale. Spesso si associa un’incisione sottomentoniera per correggere la decussazione del plastisma (ossia le pieghe anteriori del collo). La pelle viene scollata e sollevata dai tessuti sottostanti, lo SMAS e il tessuto adiposo viene trazionato e ancorato secondo un vettore superiore e posteriore. Ottenuto il riposizionamento dei tessuti sottocutanei, la cute ormai eccedente viene rimossa.
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