Culotte de Cheval

Culotte de Cheval

Cosa sono le culotte de cheval? Ne hai mai sentito parlare?
Si tratta di un inestetismo strettamente correlato ad un altro che forse conoscerai più facilmente, la cellulite. Le culotte de cheval, infatti, sono un antiestetico accumulo di tessuto adiposo sui fianchi, con una collocazione ben precisa, sulla parte più alta delle cosce e subito al di sotto dei glutei.
Esattamente come per la cellulite diffusa, anche le culotte de cheval non rappresentano un problema solamente nei casi di sovrappeso; infatti, possono comparire anche sulle silhouette più sottili.

Come mai? La formazione degli accumuli di questo tipo di tessuto adiposo localizzato trova la sua genesi nella cattiva circolazione e nella ritenzione idrica, fenomeni che, in genere, vanno a braccetto. La caratteristica di questo inestetismo è quella di essere particolarmente tenace, per cui, per eliminarlo, è necessario un impegno costante su più fronti – alimentazione sana, attività fisica e corretto stile di vita. La strategia migliore, comunque, rimane la prevenzione, ovvero fare in modo che non si formino. Cosa si può fare, allora, per prevenire o eliminare le culotte de cheval?

Sappiamo ormai bene che l’alimentazione è determinante nella lotta alla cellulite e, allora, anche alle culotte de cheval. Quindi, sono da eliminare o ridurre al minimo tutti quei cibi troppo ricchi di zuccheri, di grassi e di sale che favoriscono l’accumulo localizzato di tessuto adiposo e la ritenzione idrica. Sono da preferire gli alimenti di origine vegetale: frutta e verdure sono ricche di vitamine, minerali e acqua, per cui favoriscono la depurazione dell’organismo e l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Nel caso in cui le culotte de cheval fossero associate a sovrappeso è richiesto anche uno sforzo in più: è necessario attenersi ad un regime alimentare ipocalorico, con una decurtazione calorica del 30% dell’energia totale.

Lo stile di vita influisce enormemente sulla formazione delle culotte de cheval. Alcune abitudini apparentemente innocue sono, in realtà, molto dannose. Ad esempio: indossare troppo spesso i tacchi alti che inducono ad assumere una postura scorretta o indossare pantaloni troppo attillati può determinare problemi sia alla circolazione sanguigna che a quella linfatica, facilitando la formazione delle culotte de cheval. Quindi, anche se ci piacciono molto, sarebbe molto meglio limitarne l’utilizzo.
Ci sono altre due cattive abitudini che nuocciono profondamente alla salute e che rappresentano anche un pericolo diretto per la silhouette, che sono il fumo ed il consumo eccessivo di alcool: da evitare in generale, non solo per prevenire la formazione delle culotte de cheval.
In ultimo, citiamo un altro nemico della salute e dalla bellezza, che contribuisce anch’esso alla formazione delle culotte de cheval, ovvero la sedentarietà: per combattere e prevenire questo inestetismo, infatti, è necessario dedicarsi con costanza all’attività fisica.

La soluzione ideale per contrastare la formazione delle culotte de cheval è unire un lavoro aerobico che risveglia il metabolismo e la circolazione, sia sanguigna che linfatica, come la camminata veloce, la bicicletta o il nuoto, ad esercizi specifici per questa area, come gli squat.

Prevenire è sempre la scelta migliore, a volte capita però che non si riesca e ci si trovi a dover affrontare il problema. In questo caso si consiglia di adottare uno stile di vita sano con corretta alimentazione e giusta attività fisica mirata. Ci si può inoltre affidare alla chirurgia estetica che, con trattamenti sicuri e non invasiva è oggi in grado di offrire soluzioni. La Laserlipolisi ad esempio è perfetta per chi vuole eliminare gli accumoli di grasso in determinate parti del corpo come addome, pancia e fianchi.

Attraverso una piccola incisione viene inserita una fibra ottica nella parte interessata. Questa, generando calore, va a sciogliere il grasso in eccesso che può essere eliminato in 3 modi differenti: in maniera naturale dal copro, con l’aiuto di massaggi, oppure ancora con l’aiuto di una siringa per aspirazione.
L’intervento dura da 1 a 4 ore, a seconda dell’estensione della zona da trattare. È richiesta un’anestesia locale.

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